Sigaretta elettronica, cosa sapere sulle mitiche e-cig

La sigaretta elettronica, o e-cig, nasce con lo scopo di limitare o interrompere del tutto la dipendenza da fumo, quindi dalle sigarette e da qualsiasi prodotto legato alla nicotina. Gli effetti collaterali dei fumi aspirati con la combustione di quella sostanza infatti provocano diversi disturbi anche molto gravi. Per questo dal 1965 si studiava il modo di creare un “fumo sicuro”, per consentire l’abitudine senza però anche il rischio.

Ormai la sigaretta elettronica – in commercio dal 2003 – è un argomento dibattuto ovunque, a livello nazionale e internazionale Puoi saperne di più, cliccando qui.

In Italia sembra stenti un po’ a prendere piede, anzi dopo una partenza di successo l’uso e la diffusione sembrano essere scesi. Altrove invece anche la legislatura sui prodotti ad essa associati sta evolvendo e l’utilizzo di questa alternativa al fumo tradizionale è ormai quotidianità. Ma cosa c’è da sapere sulla e-cig? Come funziona? Quali sono i modelli più venduti?

Sigaretta elettronica, come funziona

Progettata per la prima volta negli anni Sessanta, messa in commercio in Cina nel 2003 e studiata per anni, la sigaretta elettronica riceve il suo primo “via libera” autorevole nel 2017. Diversi studi condotti in Europa hanno appurato che questo dispositivo non danneggia la salute, nemmeno a lungo termine, e può avere un ruolo importante sulla decisione di smettere di usare le sigarette tradizionali.

Di fatto le e-cigarettes, o e-cig, sono dei tubetti forniti di boccaglio e di bruciatore in cui si inseriscono dei liquidi. Surriscaldando elettronicamente questi liquidi se ne aspira il vapore che viene emesso, il quale porta il “gusto” del tabacco ma non i suoi residui, dato che non viene bruciata alcuna foglia. I liquidi, inoltre, possono avere gusti anche molto diversi (menta, vaniglia …) e non per forza richiamare alla mente la nicotina.

Non creano dunque alcuna dipendenza, nemmeno mentale. Forse solo il piacere di “ripetere i gesti abituali” da fumatore, ma nulla di più. Il lungo dibattito sulla presunta pericolosità dei liquidi e dei loro vapori si è dissolta nel tempo, man mano che studi e risultati – quasi nessun effetto a lungo termine riscontrato – hanno permesso a molti Paesi di accettare l’uso delle e-cig senza alcun problema.

Sigaretta elettronica, quali modelli scegliere

I modelli di sigaretta elettronica di base sono due: e-cig meccanico-elettriche ed e-cig elettroniche. Le sigarette meccaniche rientrano comunque nel settore “elettronico” perché azionano il meccanismo con pile al litio. Esattamente come le torce elettriche, l’accensione viene innescata da un pulsante che attiva la tensione della bobina e consente il surriscaldamento del tubetto e dei liquidi che vi stanno dentro. In tal modo si produce il vapore da inalare.

Le sigarette elettroniche vere e proprie sono alimentate da un circuito interno, caricato tramite cavo e presa, il quale a sua volta all’interno carica e ricarica più volte la batteria. Questo processo favorisce il riscaldamento del liquido e la produzione di vapore. Questo modello è il più gettonato perché consente non solo di mantenere la temperatura a livelli desiderati, costantemente, ma anche di controllare l’accensione e lo spegnimento. La quantità di vapore emesso, poi, pare molto più voluminosa rispetto ad altri modelli.

E-cig in Europa e in Italia, cosa cambia?

Il Paese più all’avanguardia in merito alle e-cig è sicuramente il Regno Unito dove possono essere prescritte anche come terapia per smettere di fumare! In Europa si sta cercando una soluzione per approvarne l’uso diffuso senza però esporsi troppo, il che fa puntare i dibattiti soprattutto sui liquidi da utilizzare. Per i legislatori europei servono ancora ulteriori prove e riscontri e in Italia le cose non vanno meglio.

Il processo, qui da noi, avanza ancor più lentamente. Sono più i passi indietro che quelli in avanti, e il problema principale è legato al fatto che lo stato partecipa in prima persona alla commercializzazione del tabacco e delle sigarette tradizionali, tramite le tasse. Questo significa che con la diffusione delle sigarette elettroniche perderebbe molti profitti e, finché non si troverà il modo di adeguare le e-cig alle sigarette, si andrà sempre con i piedi di piombo.

Intanto però in Italia il commercio di questi dispositivi è sempre più in crescita. Acquistare una sigaretta elettronica e i prodotti associati ad essa è facilissimo, si può fare in centinaia di negozi specializzati e anche online. Siti come Terpy, ad esempio, offrono un panorama completo e soprattutto sicuro sui liquidi per e-cig e la possibilità di chiarirsi le idee su molte domande relative alle e-cig. L’acquisto online delle sigarette elettroniche è in costante aumento, segno che il Paese è davvero pronto a fare ulteriori passi nel futuro.