Inquinamento acustico: i consigli per ridurre il rumore negli ambienti domestici

La Fondazione Veronesi definisce l’inquinamento acustico come “l’introduzione di rumore nell’ambiente”. Distingue inoltre tra suono e rumore, con quest’ultimo che viene prodotto da onde acustiche non regolari né periodiche, causando sensazioni fastidiose a livello uditivo. La Fondazione precisa che sia suoni che rumori vengono misurati con lo stesso parametro, il decibel o dB, adoperando una scala logaritmica dove una variazione minima riesce a fare una grande differenza.

L’inquinamento acustico è dunque un fenomeno di per sé subdolo, potremmo dire, proprio perché non sempre è facile da percepire in quanto poco visibile e al contempo piuttosto invasivo. Le conseguenze sulla salute sono importanti e influenzano l’equilibrio psicofisico dell’individuo. Il problema non interessa soltanto gli ambienti lavorativi come quelli industriali, dove le aziende devono adottare misure di sicurezza adeguate, ma anche i contesti domestici. Vediamo alcuni consigli per agire in chiave preventiva.

Migliorare il comfort dello spazio esterno, con soluzioni dedicate

Un aspetto che non bisognerebbe mai tralasciare in qualsiasi struttura abitativa è la gestione delle aree esterne. Può sembrare una constatazione banale ma non lo è, considerata la tendenza a concentrarsi soltanto sugli interni. Oggi c’è un modo per organizzare con intelligenza la zona outdoor: predisporre delle casette in legno come quelle che si possono trovare su www.casacasette.it. Parliamo di una realtà che si distingue per una gestione completa dell’intera filiera, in quanto produttrice e non rivenditrice.

Il legno è un materiale altamente isolante e green, se proveniente da fonti sostenibili certificate. Le casette prefabbricate che lo vedono protagonista si prestano come box per gli attrezzi, dependance, spazio di stoccaggio e molto altro ancora. Sono utili perciò a migliorare il benessere quotidiano, grazie a un ambiente progettato a misura della persona, protetto e armonioso.

Consigli pratici per ridurre il rumore in casa

Per ridurre l’inquinamento acustico negli ambienti domestici servono degli interventi mirati. Ecco alcune soluzioni efficaci da valutare con attenzione, in relazione alle caratteristiche del proprio immobile:

  • Infissi di ultima generazione: i doppi o tripli vetri, insieme a guarnizioni ben sigillate, attenuano sensibilmente i rumori esterni, soprattutto per chi abita lungo strade trafficate. Non a caso l’installazione di infissi innovativi viene contemplata nei principali sostegni per l’edilizia come il Bonus Infissi, al centro di modifiche nella Legge di Bilancio 2025.
  • Arredi tessili funzionali: tende spesse, tappeti e divani imbottiti non hanno solo una funzione estetica, ma aiutano ad assorbire le onde sonore e a ridurre l’eco negli spazi ampi.
  • Pannelli e contropareti: soluzioni più strutturali, come pannelli fonoassorbenti o cartongesso con intercapedine isolante, schermano i rumori provenienti dagli appartamenti vicini o dagli impianti interni. La loro installazione è fortemente raccomandata nei contesti più esposti all’inquinamento ambientale.
  • Isolamento di pavimento e soffitto: tappeti morbidi, controsoffitti con materiali fonoassorbenti o strati isolanti sotto il pavimento riducono i rumori da calpestio e quelli che arrivano dall’alto. Si può intervenire in vari modi, su soffitti e pavimento, in maniera parziale o totale e quindi più o meno invasiva.

Infine, ci sono alcune abitudini quotidiane virtuose in grado di fare la differenza. Vediamone alcune:

  • Spegnere gli elettrodomestici inutilizzati.
  • Fare attenzione a limitare la funzione di standby.
  • Mantenere volumi moderati e chiudere le finestre nelle ore di traffico più intenso.

Il risultato è un mix di accorgimenti tecnici e gesti proficui che dà modo di trasformare la casa in uno spazio sereno, capace di proteggere chi vi abita dal frastuono esterno.