Investimenti online: dalle piattaforme di trading agli asset da monitorare per operare su mercati

Secondo le prime proiezioni disponibili sui dati dei principali intermediari finanziari, anche il secondo semestre del 2021 sta evidenziando buoni numeri per quanto concerne l’acquisizione di nuovi clienti. I risparmiatori, infatti, sono sempre più propensi all’utilizzo di nuove tecnologie che rendono l’attività di investimento un processo estremamente user friendly e in questo contesto le piattaforme di trading giocano un ruolo fondamentale. Non è un mistero che tali software, messi a disposizione dai broker online per interfacciarsi con le piazze finanziarie di tutto il mondo, abbiano contribuito a rendere marginali alcune figure terze di intermediazione, con evidenti riflessi sull’abbattimento dei costi che gravavano sull’industria del risparmio e aprendo di fatto le porte ad una platea di utenti più eterogenea rispetto al passato.

Come utilizzare le piattaforme di trading per investire online

Le piattaforme di trading oggi sono davvero numerose e i passaggi per poter fruire della loro strumentazione, sono semplici e intuitivi. È sufficiente registrare i dati personali sul sito istituzionale di un intermediario finanziario -con la raccomandazione di scegliere solo società regolamentate e affidabili-, caricare i documenti di identità e quelli comprovanti l’indirizzo di residenza; una volta superato il processo di validazione, si è pronti ad accedere all’ambiente operativo attraverso le credenziali rilasciate dal broker. A questo punto si può procedere con il primo deposito, tenendo presente che l’entità del versamento varia a seconda della società selezionata; tuttavia si può iniziare a negoziare già in modalità demo, per testare una strategia senza rischiare denaro reale.

La maggior parte degli intermediari finanziari mette a disposizione dei propri clienti differenti piattaforme di trading attraverso cui comprare e vendere gli strumenti finanziari su cui si voglia investire. Il tool più diffuso, naturalmente, è quello in versione web, utilizzabile direttamente dal browser senza scaricare alcun software, e solitamente si accompagna alle App dedicate per tablet e smartphone, sia in ambiente Android sia Ios. Per gli utenti più esigenti, invece, taluni broker offrono TOL con maggiori funzionalità, che permettono analisi più approfondite grazie ad un’elevata personalizzazione della strumentazione: ad esempio sui mercati over the counter MetaTrader detiene di sicuro una posizione dominante; il linguaggio MetaQuote, in particolare, permette di compilare script ed expert advisors al fine di automatizzare il trading e agevolare l’operatività dell’investitore, inoltre non di rado è disponibile persino la versione per device mobili.

Bitcoin e criptovalute tra i temi di investimento più interessanti

Potendo contare su questa tecnologia i risparmiatori accedono facilmente ad una varietà di sottostanti che copre la quasi totalità di asset classes globali. Un investitore focalizzato sui mercati azionari può facilmente diversificare il proprio portafoglio senza necessità di rivolgersi ad un altro intermediario, allocando, ad esempio, qualche risorsa del proprio capitale sul tema di investimento più interessante al momento: le criptovalute. Gli asset digitali, infatti, ben si prestano sia alle strategie da cassettista -distribuendo piccoli importi su token che, su orizzonti temporali molto lunghi, potrebbero avere importanti performance- sia al trading speculativo -sfruttando l’enorme volatilità che imperversa sulle quotazioni delle valute digitali-.

Il bitcoin nel settore crypto continua a fungere, insieme ai sottostanti più capitalizzati, da elemento trascinante. Persino nel periodo estivo, quando in genere i grossi investitori allentano la presa sul mercato e gli scambi si assottigliano, l’asset si è comportato decisamente bene: anche se ancora le quotazioni sono leggermente al di sotto dei massimi storici di inizio anno, gli investitori hanno potuto beneficiare di un intenso rally, partito dalla canale laterale in cui si è mosso il token da Maggio a Luglio. L’aspetto interessante di tale movimento è che potrebbe essere stato innescato da investitori istituzionali. Anche il focus sul bitcoin di milanofinanza.it, risalente a qualche mese fa, aveva infatti riportato questa particolare circostanza, evidenziando le mani forti, approfittando della flessione dei prezzi, avrebbero potuto costruire strategie di accumulo sul sottostante.

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